La Commissione pubblica nuovi orientamenti per il benessere e la salute mentale di giovani e insegnanti a scuola

da Il Sole 24 Ore

I documenti propongono che il benessere a scuola venga affrontato in modo globale e integrato, con particolare attenzione alla prevenzione.
di Redazione Scuola

Oggi, all’inizio della Settimana europea della salute mentale, il gruppo di esperti della Commissione sul benessere nelle scuole ha pubblicato due nuove serie di orientamenti rispettivamente per i responsabili delle politiche nel settore dell’istruzione e per i dirigenti scolastici e gli educatori, al fine di aiutarli ad affrontare le sfide connesse al benessere e alla salute mentale sia dei giovani sia degli insegnanti. Iliana Ivanova, commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, presenterà gli orientamenti durante la discussione odierna sulla carenza di insegnanti organizzata nell’ambito del Consiglio “Istruzione, gioventù, cultura e sport” in corso sotto la presidenza belga.

Le priorità

La Commissaria Ivanova ha dichiarato: «Le relazioni sul declino dello stato di benessere e della salute mentale di studenti e insegnanti sono fonte di preoccupazione. Confido che questi orientamenti completi possano fare la differenza nelle scuole di tutta Europa. Insieme stiamo gettando le basi per un panorama educativo più sano e inclusivo». Gli orientamenti propongono che il benessere a scuola venga affrontato in modo globale e integrato, con particolare attenzione alla prevenzione.

Aiutare gli educatori e gli insegnanti

Sottolineano poi la necessità di aiutare gli insegnanti e gli educatori con risorse aggiuntive che consentano loro di mantenere il proprio benessere, nonché la necessità di formare reti solide, che coinvolgano le parti interessate locali, in particolare i settori dell’assistenza sanitaria e sociale, ma anche l’istruzione superiore, le organizzazioni giovanili e le famiglie. Il gruppo di esperti della Commissione sul benessere nelle scuole è stato istituito per elaborare raccomandazioni strategiche e orientamenti basati su dati concreti nell’ambito dell’iniziativa faro dello spazio europeo dell’istruzione “Percorsi per il successo scolastico”. Si prevede per il prossimo autunno la pubblicazione di una relazione, che conterrà una versione più approfondita degli orientamenti con prove a sostegno provenienti dalla ricerca, ulteriori pratiche da cui trarre ispirazione e consigli per garantire che gli orientamenti raggiungano efficacemente le scuole in Europa.

Anno di formazione e prova neoassunti: attività formative PNRR non sono obbligatorie. Il Ministero chiarisce. NOTA

da OrizzonteScuola

Di redazione

Con la nota n. 67715 del 13 maggio il Ministero dell’istruzione e del merito chiarisce che le attività di formazione del PNRR, previste dal decreto PNRR 4 del 2 marzo 2023, non sono obbligatorie.

La nota precisa che il decreto legge 2 marzo, n. 19, poi legge 29 aprile 2024, n. 56, è stato emanato in un periodo già considerevolmente avanzato del periodo di formazione e di prova, pertanto, qualora le attività siano già concluse o sia rimasto un numero di ore insufficienti, limitatamente all’anno scolastico 2023/2024 la mancata frequenza delle attività previste dal decreto legge di cui sopra non pregiudica la validità del percorso formativo.

NOTA

L’articolo 14 del decreto PNRR 4:

A decorrere dall’anno scolastico 2023/2024, le attività formative durante il periodo annuale di servizio in prova prevedono anche la frequenza, comprovata dal conseguimento di apposito attestato finale, di uno o più moduli formativi, pari ad almeno il 20 per cento delle ore complessivamente previste nel decreto di cui al all’articolo 13, comma 1, quinto periodo, erogati nell’ambito delle linee di investimento 2.1 e 3.1 della Missione 4, Componente 1, del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Abbandono scolastico, dati in leggero miglioramento ma non certamente per i progetti PNRR: lo dicono i tecnici del MEF

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Il DEF 2024 presentato nei giorni scorsi dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti contiene un allegato molto interessato che riguarda gli “indicatori di benessere equo e sostenibile”.

Un capitolo dell’allegato parla esplicitamente del sistema di istruzione e prende in esame il tema della “Uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione” (UPIF).

L’indicatore in questione, spiegano i tecnici del MEF che hanno redatto il documento, “monitora il dominio ‘Istruzione e formazione’ del benessere”.
“La scelta di questo indicatore – 
aggiungono – è motivata dall’idea che ridurre la quota di persone che abbandona precocemente il sistema di istruzione e formazione è essenziale per aumentare il livello di competenze della popolazione e ridurre il rischio di esclusione sociale”.
“Un livello elevato dell’indicatore – sottolineano i tecnici del MEF – può avere anche effetti negativi sull’economia in termini di occupazione, produttività, competitività e, di conseguenza, crescita economica di un paese. L’abbandono scolastico, inoltre, si ripercuote anche su altri indicatori di benessere individuale influenzando, oltre che la ‘capacità dei cittadini di conoscere e vivere il mondo circostante’, anche il reddito futuro dell’individuo”.

Sulla base dei dati disponibili viene confermato quanto è già ampiamente noto: i tassi di abbandono sono più elevati per i maschi e differiscono fra le diverse aree territoriali, a tutto svantaggio del Meridione e delle Isole.

Ma – a nostro parere – il dato più clamoroso è un altro.
Il rapporto, infatti, parla di una possibile leggera “inversione di tendenza” a partire già dal 2024.
E quali sarebbero le ragioni di questo miglioramento? Le risorse messe in campo dal PNRR, verrebbe da rispondere.
E invece no: “Sulla dinamica mediamente discendente di UPIF ma – si legge nel rapporto – dovrebbe incidere l’aumento del reddito disponibile pro capite, previsto in crescita fino al 2027. La dinamica annuale di UPIF nel periodo di previsione potrebbe invece essere influenzata dalle oscillazioni nella composizione settoriale del mercato del lavoro e da ulteriori fattori ad esso legati”.
In altre parole, spiegano i tecnici del MEF, esisterebbe “una relazione inversa fra disoccupazione giovanile e tasso di abbandono scolastico, tale per cui i giovani, osservando un mercato del lavoro più favorevole nei loro confronti nel 2024, potrebbero scegliere di uscire dal sistema di istruzione e formazione”.
Secondo questo “modello esplicativo” risulterebbe che l’abbandono scolastico sarebbe addirittura incrementato dal buon andamento del “mercato del lavoro”, mentre gli elevati e anomali tassi di dispersione al sud e nelle isole sarebbero legati anche alla quasi totale mancanza di “speranza” di poter trovare una collocazione lavorativa all’uscita dal sistema formativo.
Il documento, insomma, mette in evidenza che la dispersione è un fenomeno molto complesso che va combattuto (anzi forse “aggredito”) su più versanti.
In mancanza di adeguate politiche del lavoro l’uscita precoce dal sistema formativo potrebbe procedere e anzi forse aumentare.
Studenti più preparati e competenti sono necessari ma se poi non ci sono opportunità lavorative, i migliori (o quelli che possono contare sull’aiuto della famiglia), escono dal Paese e cercano soluzioni altrove.
E di questo, stando a quello che si legge nel DEF, il Governo è perfettamente consapevole.

Curriculum studente per esame di Stato, il Garante della Privacy vuole vederci chiaro sugli esiti delle prove Invalsi

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Sul nuovo “format” del curriculum dello studente c’è una novità importante: come è noto il documento è allegato al diploma di maturità fin dal 2020-2021, ma il recente decreto PNRR ha stabilito che dovrà essere integrato con una sezione dedicata ai risultati ottenuti ai test Invalsi.
Fin da quando era stata annunciata, la novità aveva suscitato non poche perplessità in quanto fino ad ora l’Invalsi aveva sempre assicurato che gli esiti delle rilevazioni devono servire per una valutazione di sistema e non certamente per la valutazione individuale degli apprendimenti.
Adesso sulla questione interviene anche il Garante Privacy che sottolinea la necessità di proteggere i dati personali dei minori, anche quando si tratta della valutazione del loro rendimento scolastico.
Il Garante ha quindi richiesto informazioni all’Invalsi sui presupposti normativi e le finalità del trattamento dei dati, inclusi eventuali trattamenti automatizzati.
Non è tuttavia ancora chiaro se questa integrazione sarà effettiva già per la prossima sessione di esami di maturità, e attualmente non è prevista nelle istruzioni fornite alle scuole anche perché, a quanto dicono diversi dirigenti scolastici, la piattaforma ministeriale non è ancora perfettamente funzionante.

Il curriculum dello studente, introdotto nel 2015 dalla legge 107, comprende i titoli conseguiti, le esperienze formative e le certificazioni linguistiche e informatiche.
Inserire nel curriculum anche i risultati Invalsi vorrebbe dire personalizzare e individualizzare al massimo il curriculum dello studente influenzando – sostengono molti – le sue future opportunità formative e lavorative.
Ma c’è anche chi ritiene che la novità potrebbe essere un incentivo per gli studenti a impegnarsi di più nei test.

Adempimenti fine anno scolastico, quali competenze valutare nelle UDA? Alcuni consigli per strutturare le griglie

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Ci avviciniamo alla fine di maggio e il personale docente è pronto a portare a termine tutti gli adempimenti necessari per concludere l’anno scolastico. Abbiamo parlato del documento del 15 maggio, dell’importanza della compilazione del registro di classe e della stesura dei programmi svolti. Adesso facciamo chiarezza anche sulle UDA e su come valutare.

Cosa sono le UDA?

Le UDA, le unità di apprendimento, partono da obiettivi formativi adatti e significativi, sviluppano appositi percorsi di metodo e di contenuto, tramite i quali si valuta il livello delle conoscenze e delle abilità acquisite e la misura in cui la studentessa e lo studente hanno maturato le competenze attese.

Cosa valutare?

A differenza di quanto avviene con le prove di verifica tradizionali, le UDA non valutano solo il prodotto finale o la performance, ma anche il processo. Lo studente viene infatti monitorato dall’insegnante (o dagli insegnanti) durante tutte le fasi di realizzazione.

Come valutare?

Già nella fase di ideazione dell’UDA è bene fissare delle evidenze, ovvero gli aspetti osservabili dell’agire per competenze.

Sulla base di queste, si costruisce una rubrica di valutazione, che presenti descrittori delle evidenze graduati in livelli di padronanza. Con tale rubrica si valuteranno ad esempio la comunicazione nella madrelingua, l’ascolto e la comprensione di situazioni comunicative diverse… Oppure si valuterà il prodotto che lo studente è stato chiamato a creare, in gruppo o individualmente.

Oltre a questa, è bene avere una rubrica di processo/di osservazione, che descrive il saper agire in modo competente durante lo svolgimento di un compito di realtà. In questa griglia, si possono ad esempio valutare l’interesse, l’impegno, la collaborazione, lo spirito d’iniziativa, la creatività, il confronto, l’autonomia e i tempi di osservazione.

Sarà poi a discrezione del docente decidere se somministrare anche una prova di competenza o una prova di verifica tradizionale, per rilevare conoscenze e abilità, alla fine dell’UDA.

Si preveda infine sempre una rubrica di consapevolezza metacognitiva, legata all’autovalutazione. Che si tratti di una discussione in gruppo, ricostruendo il percorso svolto e autovalutando il proprio lavoro individuale o di una scheda sotto forma di questionario, il momento autovalutativo è prezioso per lo sviluppo di competenze metacognitive.

Tutte queste rubriche prevedono di solito i seguenti livelli: iniziale (D), per lo studente che ha incontrato maggiori difficoltà nell’affrontare il compito; base (C), per chi ha svolto il compito con mostrando parziale autonomia; intermedio (B), che rileva una certa competenza e la capacità di creare un prodotto ben sviluppato; avanzato (A), per chi ha saputo agire in modo esperto, dando origine a un prodotto significativo e originale.

Adempimenti fine anno scolastico, i programmi svolti devono essere firmati dagli studenti?

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Alla fine dell’anno scolastico, simile alla presentazione della programmazione educativa disciplinare all’inizio dell’anno, i docenti devono presentare i programmi effettivamente svolti. Questo passo è particolarmente rilevante per gli studenti della scuola secondaria di II grado che necessitano di recuperare carenze o affrontare giudizi sospesi.

La firma degli studenti: pratica di trasparenza o mera formalità?

Alcuni dirigenti scolastici richiedono che i programmi siano presentati in duplice copia e firmati da almeno tre studenti della classe. Tuttavia, questa prassi non è normata legalmente, in quanto non vi è obbligo di firme degli studenti né di duplicati cartacei. Questa pratica, sebbene non vincolante, mira a garantire la trasparenza e l’adesione degli studenti al percorso didattico svolto durante l’anno.

Normativa e valutazione: il ruolo dei programmi finali

Secondo il decreto legislativo 297/94, i programmi di insegnamento sono approvati dal ministro, ma con l’autonomia scolastica, le scuole definiscono autonomamente i programmi. La valutazione degli studenti, come specificato nell’articolo 4 comma 6 del D.P.R. 122/2009, tiene conto della presentazione e della firma dei programmi effettivamente svolti, implicando che il recupero delle carenze rilevate influenzi direttamente il giudizio finale degli alunni.

Adempimenti fine anno scolastico, compilazione registro di classe

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno scolastico, i dirigenti scolastici stanno ricordando ai propri docenti gli adempimenti necessari e le relative scadenze. Questo periodo vede concentrarsi sulle spalle degli insegnanti il peso delle pratiche burocratiche, sia quelle consolidate che le nuove, che si aggiungono alle loro responsabilità pedagogiche e didattiche. È compito dei dirigenti verificare la correttezza di questi adempimenti, consolidando un momento cruciale per la conclusione dell’anno.

Rispetto alle disposizioni regolamentari e alle tempistiche

È sempre attuale la disposizione del Regio Decreto del 1924 che sottolinea l’importanza della tenuta accurata del registro di classe. Questo documento deve registrare progressivamente i voti, la materia trattata, gli esercizi assegnati e corretti, le assenze e le mancanze degli alunni, senza utilizzare segni criptici. Inoltre, si sottolinea l’importanza del rispetto delle tempistiche nella valutazione degli alunni, garantendo una comunicazione tempestiva degli esiti delle prove scritte entro 15 giorni, al fine di favorire una maggiore consapevolezza degli studenti sui propri errori e difficoltà.

Promuovere trasparenza e coinvolgimento delle famiglie

La trasparenza e il coinvolgimento delle famiglie nel processo valutativo sono cruciali. Ogni docente deve assicurare la partecipazione delle famiglie, come previsto dall’articolo 10 della Legge 241/90, altrimenti si rischia di incorrere in sanzioni. Le istituzioni scolastiche, inoltre, devono adottare modalità di comunicazione trasparenti riguardo alla valutazione del percorso scolastico degli studenti, come previsto dal Decreto Legislativo 62/2017. È importante che le famiglie siano informate tempestivamente sulle eventuali insufficienze dei propri figli, consentendo loro di intervenire prontamente in caso di rischio di ripetizione dell’anno scolastico.

Erasmus+, seminario nazionale a Trieste: incentivare la partecipazione civica attraverso progetti di mobilità

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

L’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE, in sinergia con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l’USR-Ufficio scolastico regionale Friuli Venezia Giulia, ha avviato il seminario nazionale “Incentivare la partecipazione civica attraverso progetti di mobilità”, in corso da oggi lunedì 13 maggio fino a domani, martedì 14 maggio 2024, a Trieste. Questo evento si colloca nell’ambito delle iniziative a lungo termine del programma Erasmus+, con un focus speciale sul progetto PEACE, che promuove l’impegno civico e la partecipazione democratica dei giovani in Europa.

Obiettivo: promuovere la cittadinanza europea e l’impegno civico

Cristina Grieco, Presidente INDIRE, ha sottolineato l’importanza del seminario nel contesto del progetto PEACE, che mira a rafforzare l’impegno civico e l’educazione alla cittadinanza europea tra i giovani partecipanti al programma Erasmus+. L’incontro a Trieste rappresenta un’opportunità per riflettere sull’importanza della partecipazione civica, della conoscenza politica dell’UE e su come i progetti Erasmus+ contribuiscano a sviluppare competenze cruciali come il pensiero critico e l’adesione ai valori europei.

Partecipazione e Mobilità: chiave per l’internazionalizzazione dell’istruzione

Il seminario si propone di esplorare il ruolo della partecipazione civica e della mobilità giovanile nell’ambito dell’istruzione primaria, secondaria e terziaria. Oltre alle sessioni plenarie con relatori esperti, sono previsti gruppi di lavoro e visite nelle scuole per promuovere il senso civico e di appartenenza a una cittadinanza europea. L’evento, che conta su oltre 150 partecipanti provenienti da varie istituzioni educative e organizzazioni, si pone come un momento cruciale per approfondire il legame tra mobilità giovanile, partecipazione civica e costruzione di una cittadinanza europea consapevole.

Official hashtag: #ErasmusPeace

Maggiori info sul progetto PEACE: https://www.erasmusplus.it/iniziative/peace-long-term-activity/peace-participation-erasmus-alumni-for-civic-engagement/

Welfare Gite 2023/2024

Come previsto dalla Nota 22 marzo 2024, AOODGCASIS 1655 le famiglie interessate, a decorrere dal giorno 27 marzo 2024 dalle ore 08:00 ed entro e non oltre il giorno 31 maggio 2024 alle ore 17:00, potranno accedere alla Piattaforma Unica «Famiglie e studenti» (http://unica.istruzione.gov.it), mediante procedura di identificazione e autenticazione informatica e richiedere l’agevolazione nella sezione «Servizi», sotto sezione «Agevolazioni», ambito «Viaggi di istruzione».


Nota 4 aprile 2024, AOODGCASIS 1885
Ulteriori informazioni rispetto alle indicazioni operative per il riconoscimento del cd. Welfare Gite per l’anno scolastico 2023/2024 – Decreto Dipartimentale n. 84 del 24 novembre 2023

Nota 22 marzo 2024, AOODGCASIS 1655
Indicazioni operative per l’ampliamento della partecipazione di studentesse e studenti ai viaggi di istruzione e alle visite didattiche (Welfare Gite) per l’anno scolastico 2023/2024 – Direttiva del Ministro n. 6 dell’8 marzo 2024

Nota 14 marzo 2024, AOODGCASIS 1496
Indicazioni operative per il riconoscimento del cd. Welfare Gite per l’anno scolastico 2023/2024 – Decreto Dipartimentale n. 84 del 24 novembre 2023

Avviso 12 febbraio 2024
Promemoria scadenza termini per le richieste dell’ agevolazione volta a sostenere la piu’ ampia partecipazione di studentesse e studenti ai viaggi di istruzione/ visite didattiche per l’anno scolastico 2023/2024

Nota 20 dicembre 2023, AOODGCASIS 5419
Indicazioni operative per la gestione e il riconoscimento di una agevolazione volta a sostenere la più ampia partecipazione di studentesse e studenti ai viaggi di istruzione/visite didattiche per l’anno scolastico 2023/2024 – Decreto Dipartimentale n. 84 del 24 novembre 2023


Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato la Direttiva del Ministro n. 6 dell’8 marzo 2024 per promuovere la partecipazione più ampia degli studenti e delle studentesse ai viaggi di istruzione e alle visite didattiche. Il provvedimento conferma l’impegno costante del Ministero per garantire la piena fruizione del diritto allo studio e il sostegno alle famiglie, assicurando che ogni studente, indipendentemente dalla condizione economica, abbia l’opportunità di partecipare a viaggi d’istruzione e a visite didattiche.

In particolare, viene riconosciuta la possibilità di accedere a un contributo fino a 150 euro anche per gli studenti che provengono da contesti familiari con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fino a 15.000 euro, mentre prima era fino a 5.000 euro. Tutto questo grazie ai 50 milioni di euro stanziati, su volontà del Ministro Valditara, per la prima volta, per questa specifica finalità.

Nei prossimi giorni il Ministero fornirà le indicazioni alle scuole e le famiglie interessate saranno invitate a presentare la propria domanda attraverso la Piattaforma Unica (unica.istruzione.gov.it). “Questa direttiva rappresenta un ulteriore passo verso la piena realizzazione di un sistema educativo che promuove l’inclusione e la partecipazione di tutti gli studenti”, sottolinea il ministro Valditara, “i viaggi d’istruzione e le visite didattiche rappresentano un momento importante per declinare le conoscenze in contesti extra scolastici coniugandole con le competenze relazionali”.


Fino al 15 febbraio 2024 sarà possibile presentare sulla piattaforma Unica la domanda per accedere alle agevolazioni per i viaggi di istruzione e per le visite didattiche, destinate alle famiglie con basso ISEE. Si tratta di uno stanziamento di 50 milioni, messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno scolastico 2023/2024, per studentesse e studenti delle Scuole statali secondarie di secondo grado.

In particolare, le risorse stanziate saranno dirette ad agevolare le famiglie con Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fino a 5.000 euro. Secondo le stime del Ministero, si tratterà di una platea di circa 330 mila potenziali beneficiari. Il contributo singolo previsto sarà di 150 euro.

Grazie a un accordo di cooperazione con l’Inps, l’ISEE verrà verificato automaticamente sulla piattaforma Unica, semplificando la procedura per le famiglie ed evitando un aggravio di lavoro per i dirigenti scolastici e per le segreterie amministrative degli istituti.

“L’esperienza dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche rappresenta un momento importante nel percorso formativo di studentesse e studenti, un contributo per la loro crescita culturale, la socializzazione e l’arricchimento delle competenze”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara. “Questa iniziativa punta a far sì che i giovani in condizioni di svantaggio economico possano partecipare a queste esperienze fondamentali, uno strumento che promuove l’uguaglianza di accesso alle opportunità educative”, ha aggiunto il Ministro.


Scuola, viaggi d’istruzione: 50 mln per l’anno scolastico 2023/2024. Valditara: “Esperienze formative fondamentali, sosterremo il ritorno al loro pieno utilizzo”. Il fondo Erasmus è stato raddoppiato. Dal PON 41,5 mln ad Abruzzo, Molise e Sardegna per orientamento all’estero e transizione al lavoro

A seguito di un’istruttoria effettuata su impulso del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il MIM assegnerà, tramite apposita direttiva, 50 milioni di euro per consentire alle scuole, nell’ambito della loro autonomia, il coinvolgimento del più ampio numero possibile di studenti in viaggi d’istruzione e visite didattiche nell’anno scolastico 2023/2024. È la prima volta che delle risorse vengono stanziate per questa finalità e saranno destinate con una particolare attenzione per i ragazzi provenienti da famiglie meno abbienti.

Questa è una delle azioni di sistema intraprese dal Ministero per sostenere e incoraggiare la ripresa dei viaggi d’istruzione, facendo fronte al problema dei rincari generalizzati.

“La difesa del diritto allo studio è una priorità per il Ministero dell’Istruzione e del Merito”, ha dichiarato il Ministro Valditara, “e presuppone la partecipazione di ogni giovane, senza che sia di pregiudizio la propria condizione sociale, a tutte le esperienze formative offerte dalla scuola. Tra queste rientrano a pieno titolo i viaggi d’istruzione e le visite didattiche, importanti occasioni di apprendimento e di crescita umana e civica. È per questo che sosterremo concretamente il ritorno al loro pieno utilizzo, nel rispetto dell’autonomia scolastica, anche per raggiungere un completo recupero della socialità dei ragazzi dopo le limitazioni imposte dalla pandemia”.

Con un Avviso pubblico di prossima adozione, il Ministero individuerà le scuole a cui attribuire le risorse, reperite nell’ambito dello stanziamento del “Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi” istituito dalla legge 440/1997. La selezione degli istituti e la quantificazione del finanziamento, nell’ambito di un massimale predeterminato, avverranno sulla base di criteri oggettivi e trasparenti, utili a individuare le reali situazioni di svantaggio economico. Sarà poi cura delle istituzioni scolastiche effettuare la puntuale ricognizione dei fabbisogni delle famiglie che beneficeranno del contributo.

A tal fine, in un’ottica di semplificazione amministrativa, verranno fornite indicazioni operative per consentire alle scuole una gestione dei finanziamenti ricevuti quanto più snella ed efficace. Le scuole potranno disporre delle risorse in tempo utile per effettuare un’attenta pianificazione dei viaggi e delle uscite didattiche per l’anno scolastico 2023/2024, in coerenza con il Piano triennale dell’offerta formativa.

Inoltre, anche le risorse dei programmi europei offrono importanti opportunità di crescita attraverso esperienze internazionali e di multilinguismo per studentesse e studenti, con particolare riferimento a quelli in situazioni di svantaggio.

Al fine di potenziare il programma Erasmus e incentivare scambi ed esperienze formative all’estero per studenti, docenti e personale scolastico, con decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito sono stati destinati 150 milioni del PNRR per 3 anni, raddoppiando così le attuali risorse annue previste per Erasmus, pari a circa 39 milioni per le azioni di mobilità. A questo proposito, già in sede europea il Ministro Valditara aveva sollecitato lo stanziamento di maggiori risorse comunitarie, per favorire gli scambi di docenti e studenti su tutto il territorio dell’Ue.

Infine, per quest’anno scolastico, con decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito del 27 marzo scorso, sono state già autorizzate attività formative all’estero di orientamento e per favorire la transizione scuola-lavoro per un valore di circa 41,5 milioni di risorse residue PON destinate alle scuole delle regioni Abruzzo, Molise e Sardegna.

Conto consuntivo 2023

Con Nota 14 marzo 2024, AOODGRUF 8259, sono stati prorogati i termini previsti dall’art. 23 del Decreto Interministeriale 28 agosto 2018, n. 129 per la predisposizione ed approvazione del conto consuntivo 2023.

Di seguito le nuove tempistiche:

  • entro il 14 aprile 2024, le istituzioni scolastiche predispongono il conto consuntivo e la relazione illustrativa da sottoporre all’esame dei revisori dei conti;
  • entro il 15 maggio 2024, i revisori dei conti esprimono il parere di regolarità amministrativo- contabile sul conto consuntivo con apposita relazione;
  • entro il 30 maggio 2024, le istituzioni scolastiche provvedono all’approvazione del conto consuntivo.

Piano Estate 2023 – 2025

Avviso 19 aprile 2024, AOOGABMI 59369
Percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025. Fondi Strutturali Europei – Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027 – Fondo sociale europeo plus (FSE+)

Nota 11 aprile 2024, AOOGABMI 56244
Scuole aperte d’estate – Piano Estate 2023/24 e 2024/25

Decreto Ministeriale 11 aprile 2024, AOOGABMI 72
Piano per la definizione di percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025 (c.d. Piano Estate) a valere sulle risorse di cui al Programma nazionale “PN Scuola e competenze 2021-2027” in attuazione dei Regolamenti (UE) n. 2021/1057, (UE) n. 2021/1058 e (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021


Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato il Decreto Ministeriale 11 aprile 2024, AOOGABMI 72 che stanzia 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva delle lezioni. Il provvedimento, che interessa gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25, è destinato alle scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali. Le risorse, 80 milioni di euro in più rispetto al progetto del precedente biennio, consentiranno di attivare percorsi che potranno interessare, in base alle proposte delle scuole, tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti; 1,714 milioni le ore aggiuntive di attività.

La platea dei destinatari e la durata dei percorsi potranno essere ulteriormente ampliate dalle scuole grazie ad accordi con enti locali, università, organizzazioni di volontariato e del terzo settore, associazioni sportive e le stesse famiglie, sull’esempio delle migliori pratiche già sviluppate in base all’autonomia scolastica. A prevederlo la circolare alle scuole firmata sempre oggi dal Ministro.

“Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato. Il nostro obiettivo”, dichiara Valditara, “è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore. Una scuola”, dichiara il ministro Valditara, “che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”.

I principali contenuti 

I 400 milioni, che fanno capo al Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027”, permetteranno di sostenere progetti che prevedono attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, a tema ambientale ma anche di potenziamento disciplinare e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono l’aggregazione, l’inclusione e la socialità. I docenti che decideranno di aderire su base volontaria ai progetti potranno essere remunerati nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati.

La nota ministeriale, inviata contestualmente al decreto, precisa inoltre che, nell’ambito dell’autonomia organizzativa di cui dispongono, le istituzioni scolastiche potranno ulteriormente arricchire l’offerta del Piano Estate, singolarmente o in rete tra loro, grazie alle alleanze tra la scuola e il territorio, gli enti locali, le comunità locali, le Università, le associazioni sportive, le organizzazioni di volontariato e del terzo settore, nonché attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle loro associazioni.

I progetti strutturati sulla base di accordi e convenzioni, nel rispetto delle competenze di ciascun attore, in particolare per quanto concerne le prerogative degli enti locali proprietari degli edifici scolastici, potranno prevedere che siano le stesse scuole a gestire le attività oppure che siano gli enti locali o altri soggetti del territorio a organizzarle e gestirle all’interno degli edifici scolastici, in alcuni casi anche con un contributo delle famiglie.

Le scuole potranno, in aggiunta ai 400 milioni stanziati, utilizzare ulteriori fondi per i progetti estivi, attingendo ai 750 milioni PNRR del contrasto alla dispersione scolastica e al superamento dei divari territoriali e ai 600 milioni PNRR per azioni di potenziamento delle competenze STEM.

Concorso Dirigenti Scolastici

Concorso Dirigenti Scolastici

a cura di Dario Cillo

Nota 2 maggio 2024, AOODGPER 62602
Concorso per titoli ed esami per il reclutamento di dirigenti scolastici nei ruoli regionali presso le istituzioni scolastiche statali, ai sensi del DM 13 ottobre 2022, n. 194 – Indicazioni relative allo svolgimento della prova preselettiva computerizzata

Avviso 2 maggio 2024, AOODGPER 62313
Concorso per titoli ed esami per il reclutamento di dirigenti scolastici nei ruoli regionali presso le istituzioni scolastiche statali – ai sensi del DM 13 ottobre 2022, n. 194. Calendario della PROVA PRESELETTIVA


Con l’Avviso 2 maggio 2024, AOODGPER 62313, il MIM comunica che la prova preselettiva del concorso ordinario per il reclutamento di 587 dirigenti scolastici, si svolgerà il 23 maggio 2024.

La prova preselettiva si svolgerà in turno unico su tutto il territorio nazionale nella sede individuata dall’Ufficio Scolastico Regionale presso il quale il candidato ha presentato la domanda di partecipazione. Sarà il medesimo USR a rendere nota la sede almeno quindici giorni prima dello svolgimento della prova.

La preselezione si è resa necessaria, in base a quanto prevede il Regolamento del concorso, poiché il numero dei candidati che ha presentato domanda di partecipazione è superiore a quattro volte il numero dei posti complessivamente messi a bando.

Supererà la prova preselettiva e accederà alla successiva prova scritta un numero di candidati pari a tre volte quello dei posti messi a concorso per ciascuna regione. In ogni caso saranno ammessi anche tutti coloro che, all’esito della preselezione, avranno conseguito il medesimo punteggio dell’ultimo degli ammessi.


Prova scritta concorso presidi, ammesso l’84,9%

Valditara: “Ho disposto accertamento responsabilità per le disfunzioni emerse”

Ieri, presso la Nuova Fiera di Roma, si è svolta la prova scritta della procedura concorsuale riservata ai ricorrenti del concorso per dirigente scolastico del 2017, prova prevista dal D.M. prot. 107 dell’8 giugno 2023, attuativo dell’art. 5 del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14.

I risultati ufficiali riportano, a fronte di 2.321 candidati partecipanti alla prova scritta, un numero di ammessi pari a 1.971, e cioè l’84,9%.

Con riferimento ad alcune criticità registrate prima dello svolgimento, segnalate anche a mezzo stampa, il Ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato: “Le disfunzioni di cui stiamo avendo notizia sono inammissibili e, per questo, ho disposto che gli Uffici ministeriali acquisiscano immediatamente tutti gli elementi necessari per individuare, tra i vari enti competenti per la procedura, quelli cui siano addebitabili i problemi riscontrati, affinché ne possano rispondere”.

Avviso 5 aprile 2024, AOODGPER 46322
Convocazione per la prova in modalità SCRITTA di accesso al corso intensivo di formazione di cui al DM 8 giugno 2023, n. 107

Avviso 22 gennaio 2024, AOODGPER 5914
Concorso per titoli ed esami per il reclutamento di dirigenti scolastici nei ruoli regionali presso le istituzioni scolastiche statali – D.D.G. 18 dicembre 2023 n. 2788- Costituzione delle commissioni giudicatrici a norma del D.M. 13 ottobre 2022, n. 194

Avviso 29 dicembre 2023, AOODGPER 79720
DM 8 giugno 2023, n. 107 – Modalità di presentazione dell’istanza di partecipazione alla prova di accesso al corso intensivo di formazione di cui all’articolo 3, co. 1, termini e modalità di versamento del contributo di segreteria, di cui all’articolo 4, co. 2

Decreto Dipartimentale 18 dicembre 2023, AOODPIT 2788
Concorso per titoli ed esami per il reclutamento di dirigenti scolastici nei ruoli regionali presso le istituzioni scolastiche statali

Decreto del Presidentessa del Consiglio dei Ministri 3 ottobre 2023
Autorizzazione ad avviare, per gli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026, le procedure per la copertura di complessivi 979 posti di dirigente scolastico

Decreto Ministeriale 8 giugno 2023, AOOGABMI 107
Modalità di partecipazione al corso intensivo di formazione ed alla relativa prova finale destinata ai partecipanti al concorso di cui al DDG 23 novembre 2017, n. 1259, che abbiano sostenuto almeno la prova scritta della predetta procedura concorsuale (art. 5, commi da 11-quinquies a 11-novies del decreto- legge 29 dicembre 2022, n. 198 convertito con modificazioni con la legge 24 febbraio 2023, n. 14)


Con Avviso 5 aprile 2024, AOODGPER 46322, tutti i candidati sono convocati alle ore 10,30 del 6 maggio 2024 presso il padiglione n. 7 della NUOVA FIERA DI ROMA, Via Portuense n.1645/1647, ingresso Nord, per la prova in modalità scritta di accesso al corso intensivo di formazione di cui al Decreto Ministeriale 8 giugno 2023, AOOGABMI 107.


Come previsto dall’Avviso 22 gennaio 2024, AOODGPER 5914, nel periodo compreso dalle ore 10:00 del 22 gennaio 2024 alle ore 23:59 del 12 febbraio 2024, saranno aperte le funzioni telematiche per la presentazione delle istanze finalizzate alla nomina a componente delle commissioni giudicatrici del Concorso per titoli ed esami per il reclutamento di dirigenti scolastici nei ruoli regionali presso le istituzioni scolastiche statali (Decreto Dipartimentale 18 dicembre 2023, AOODPIT 2788).


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato l’Avviso 29 dicembre 2023, AOODGPER 79720, che reca le modalità di presentazione delle domande di partecipazione alla procedura riservata di reclutamento per i dirigenti scolastici, alla quale possono candidarsi alcune categorie di partecipanti al concorso ordinario bandito nel 2017.
Questa procedura è organizzata secondo le modalità descritte nel Decreto Ministeriale 8 giugno 2023, AOOGABMI. 107.
I candidati possono presentare domanda entro il 27 gennaio 2024.

Presentazione istanza di partecipazione al Concorso riservato per l’accesso ai ruoli della dirigenza scolastica, di cui al DM 107 8 giugno 2023


Regioni Istanze inoltrate
Abruzzo632
Calabria1.130
Campania3.599
Emilia Romagna1.159
Friuli Venezia Giulia301
Lazio2.760
Liguria270
Lombardia4.031
Marche583
Piemonte1.456
Puglia2.081
Sardegna494
Sicilia2.476
Toscana1.726
Umbria265
Veneto1.981
TOTALE24.944

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito pubblica il bando per il reclutamento di 587 dirigenti scolastici.

Al concorso – che prevede una prova preselettiva, una scritta e una orale, oltre alla valutazione dei titoli posseduti dai candidati – potrà partecipare il personale docente ed educativo di ruolo con un’anzianità di servizio di almeno cinque anni.
I posti disponibili saranno ripartiti tra le regioni tenendo conto delle sedi vacanti nel prossimo triennio.
Le domande dovranno esssere inoltrate tramite Istanze on Line (POLIS) entro le ore 23,59 del 17 gennaio 2024.

SEDEN. POSTI
Abruzzo12
Calabria11
Campania34
Emilia-Romagna28
Friuli11
Lazio50
Liguria6
Lombardia156
Marche14
Piemonte65
Puglia32
Sardegna11
Sicilia26
Toscana54
Umbria5
Veneto72
TOTALE587

Pubblicato il Decreto Ministeriale 8 giugno 2023, AOOGABMI. 107, adottato ai sensi dell’art. 5, commi da 11-quinquies a 11-novies del decreto- legge 29 dicembre 2022, n. 198 convertito con modificazioni con la Legge 24 febbraio 2023, n. 14, che definisce la modalità di partecipazione al corso intensivo di formazione e della relativa prova finale.
Alla prova di ammissione al corso intensivo di formazione sono ammessi i partecipanti al concorso di cui al DDG 23 novembre 2017, n. 1259, che abbiano sostenuto almeno la prova scritta della predetta procedura concorsuale e, alla data del 28 febbraio 2023, versino in una delle seguenti condizioni:
a) abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta;
b) abbiano superato la prova scritta e la prova orale cui siano stati ammessi in forza di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se successivamente caducato;
c) abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale.


Con la Sentenza 12 gennaio 2021, n. 395, il Consiglio di Stato ha accolto l’appello del Ministero relativo al concorso per dirigenti scolastici bandito nel 2017 e ne ha confermato, dunque, la piena regolarità.
Sono oltre 3.000 i vincitori della procedura, di cui oltre 2.500 già assunti fra il 2019 e il 2020.


Il 7 agosto 2020 il Consiglio dei Ministri autorizza il Ministero dell’istruzione ad assumere, a tempo indeterminato, per l’anno scolastico 2020-2021, n. 529 dirigenti scolastici.




Pubblicata con Avviso 30 agosto 2019 l’assegnazione ai ruoli regionali di 61 vincitori a seguito dello scorrimento della graduatoria del concorso per Dirigenti Scolastici.

Avviso 30 agosto 2019
Concorso dirigenti scolastici. Ulteriore assegnazione dei vincitori alle regioni a seguito di rinunce all’assunzione


Con Avviso 28 agosto 2019, AOODGPER 38777, il MIUR ivita i candidati collocati dal posto 1985 al posto 2045 della graduatoria approvata con Decreto Dipartimentale 1 agosto 2019, AOODPIT 1205, ad indicare l’ordine di preferenza tra le 17 regioni esclusivamente tramite POLIS a partire dalle ore 15:00 del 28 agosto 2019 e fino alle ore 23:59 del 29 agosto 2019.

Avviso 28 agosto 2019, AOODGPER 38777
Concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le Istituzioni scolastiche statali (D.D.G. n. 1259, del 23/11/2017). Ulteriori assegnazioni ai ruoli regionali a seguito di rinunce all’assunzione in servizio


L’8 agosto viene pubblicata dal MIUR l’assegnazione ai ruoli regionali dei vincitori del concorso per Dirigenti Scolastici indetto con il D.D.G. 1259 del 23 novembre 2017.
I vincitori sono stati assegnati alle Regioni sulla base dell’ordine di graduatoria e delle preferenze espresse, nel limite dei posti vacanti e disponibili in ciascun Ufficio Scolastico Regionale per l’anno scolastico 2019/2020.
Dei 1.984 vincitori assegnati, 1.147 sono stati destinati alla prima Regione scelta, 262 alla seconda e 146 alla terza.

Nota 8 agosto 2019, AOODGPER 36621
Assegnazione ai ruoli regionali dei vincitori del concorso per dirigenti scolastici indetto con D.D.G. 1259 del 23/11/2019


Il 7 agosto il MIUR, ravvisata la necessità di apportare rettifiche ai punteggi relativi agli errori materiali rilevati nella graduatoria allegata al Decreto Dipartimentale 1 agosto 2019, AOODPIT 1205, pubblica la graduatoria definitiva del concorso per dirigenti scolastici.

Decreto Dipartimentale 7 agosto 2019, AOODPIT 1229
Graduatoria del concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici. Rettifica


Il Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta del 6 agosto 2019, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha approvato un decreto del Presidente della Repubblica che prevedono l’autorizzazione al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ad assumere a tempo indeterminato, per l’anno scolastico 2019/2020, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, 2.117 dirigente scolastici.


Pubblicata l’1 agosto la graduatoria del concorso per dirigenti scolastici.

Decreto Dipartimentale 1 agosto 2019, AOODPIT 1205
Graduatoria generale nazionale per merito e titoli del concorso per dirigenti scolastici, formata sulla base del punteggio finale conseguito dai candidati ai sensi dell’articolo 10, comma 7 del Bando e, a parità di punteggio complessivo, delle preferenze di cui all’articolo 5, commi 4 e 5, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487


Il MIUR ha reso noto che:

  • gli idonei al concorso sono in totale 3.420, dei quali saranno dichiarati vincitori 2.900;
  • sono state richieste al MEF 2.117 autorizzazioni all’immissione in ruolo, 1.984 delle quali appartengono alla procedura concorsuale in corso;
    i restanti posti sono relativi:
    39 alla precedente procedura concorsuale in Campania,
    67 a dirigenti trattenuti in servizio,
    1 a riammissione in servizio,
    21 a provvedimenti giurisdizionali riguardanti la Sicilia;
  • la graduatoria nazionale è pubblicata l’1 agosto 2019;
  • dalle ore 15.00 del 1^ agosto 2019 alle ore 23.59 del 4 agosto 2019 i candidati utilmente collocati nei primi 1.984 posti della graduatoria possono indicare l’ordine di preferenza tra le 17 regioni disponibili esclusivamente tramite ‘Polis’;
  • i vincitori saranno assegnati ai ruoli regionali sulla base dell’ordine di graduatoria e delle preferenze espresse, nel limite dei posti vacanti e disponibili in ciascun USR.

Il MIUR ha inoltre reso disponibile una tabella con la distribuzione provvisoria dei posti nelle diverse Regioni (1.986 posti su 1.984 nominati):

  • Abruzzo 17
  • Basilicata 10
  • Calabria 71
  • Campania 0
  • Emilia Romagna 212
  • Friuli Venezia Giulia (lingua italiana) 66
  • Lazio 107
  • Liguria 68
  • Lombardia 359
  • Marche 80
  • Molise 13
  • Piemonte 240
  • Puglia 117
  • Sardegna 73
  • Sicilia 94
  • Toscana 158
  • Umbria 37
  • Veneto 264
  • TOTALE: 1986

Il MIUR con Nota 17 luglio 2019, AOODGPER 32565, rende noto il punteggio riconosciuto dalle Commissioni esaminatrici ai titoli dei candidati che hanno superato la prova orale del Concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici.

Nota 17 luglio 2019, AOODGPER 32565
Concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le Istituzioni scolastiche statali (D.D.G. n. 1259, del 23/11/2017). Valutazione dei titoli culturali, di servizio e professionali di cui alla tabella A allegata al D.M. n. 138/2017 e all’errata corrige pubblicata nella G.U. del 21 ottobre 2017, n. 247


Il Consiglio di Stato, Sezione Sesta, con ordinanza 11 luglio 2019, n. 3512, “(…) considerato che – a prescindere dal merito delle questioni devolute in appello e da ogni valutazione sull’effettiva portata invalidante dei vizi dedotti (segnatamente dei vizi riscontrati dal primo giudice) –, sulla base di un bilanciamento di tutti gli interessi in conflitto ed alla luce di una valutazione comparativa degli effetti scaturenti dall’esecuzione dell’appellata sentenza nelle more del giudizio di merito, con particolare riguardo all’incidenza sull’assetto organizzativo dell’amministrazione della scuola in prossimità dell’inizio del nuovo anno scolastico, deve ritenersi preminente l’interesse pubblico alla tempestiva conclusione della procedura concorsuale, anche tenuto conto della tempistica prevista per la procedura di immissione in ruolo dei candidati vincitori e per l’affidamento degli incarichi di dirigenza scolastica con decorrenza dal 1° settembre 2019 (…) accoglie le istanze cautelari proposte nell’ambito dei ricorsi principali (…) e, per l’effetto, sospende l’esecutività della statuizione di accoglimento contenuta nella sentenza impugnata; fissa l’udienza pubblica per la discussione dei ricorsi nel merito al 17 ottobre 2019 (…)“.

Il TAR Lazio, Sezione Terza Bis, con sentenza 2 luglio 2019, n. 8655, accoglie il ricorso 6233/2019 “a seguito della riconosciuta fondatezza della doglianza che ha contestato la legittimità dell’operato della Commissione plenaria nella seduta in cui sono stati fissati i criteri di valutazione, con conseguente annullamento in toto della procedura concorsuale in questione.”



Prova orale concorso

La prova orale consiste in:

  • un colloquio che accerta la preparazione professionale del candidato nelle materie di esame;
  • una verifica della capacità di risolvere un caso riguardante la funzione del dirigente scolastico;
  • una verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione normalmente in uso presso le istituzioni scolastiche;
  • una verifica della conoscenza della lingua prescelta dal candidato tra francese, inglese, tedesco e spagnolo al livello B2 del CEF, attraverso la lettura e traduzione di un testo scelto dalla Commissione e una conversazione nella lingua prescelta.

Punteggio e modalità di svolgimento
Al colloquio sulle materie d’esame, all’accertamento della conoscenza dell’informatica e all’accertamento della conoscenza della lingua straniera prescelta dal candidato, nell’ambito della prova orale, la Commissione del concorso attribuisce un punteggio nel limite massimo rispettivamente di 82, 6 e 12. Il punteggio complessivo della prova orale è dato dalla somma dei punteggi ottenuti al colloquio e nell’accertamento della conoscenza dell’informatica e della lingua. La prova orale è superata dai candidati che ottengono un punteggio complessivo pari o superiore a 70 punti.
La Commissione e le Sottocommissioni esaminatrici, prima dell’inizio della prova orale, determinano i quesiti da porre ai singoli candidati per ciascuna delle materie di esame. Tali quesiti sono proposti a ciascun candidato previa estrazione a sorte.

La lettera estratta per l’inizio della prova orale è la lettera “M”.


Pubblicati il 10 maggio 2019, ai sensi dell’art. 9, comma 5, del Bando, i quadri di riferimento della prova orale del concorso nazionale per dirigenti scolastici


Pubblicati dal 29 aprile 2019 i calendari della prova orale del concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici

Rettifiche calendari prova orale


Come previsto dall’Avviso 19 aprile 2019, AOODGPER 18824
(Prova scritta del concorso per l’accesso ai ruoli della dirigenza scolastica – D.D.G. n. 1259 del 23.11.2017 – riscontro plurime istanze di accesso presentate dai candidati) a partire dall’ 8 maggio 2019 i candidati che hanno sostenuto la prova scritta possono prendere visione del proprio elaborato, della scheda di valutazione e del verbale relativo alla correzione del proprio compito, accedendo con le proprie credenziali all’area ‘Altri servizi’ di Polis.


Decreto Dipartimentale 19 aprile 2019, AOODPIT 580
Concorso dirigenti scolastici. Nominati i componenti aggregati delle commissioni esaminatrici


Decreto Dipartimentale 19 aprile 2019, AOODPIT 579
Concorso dirigenti scolastici. Sostituzione componenti sottocommissioni esaminatrici


Nota 2 aprile 2019, AOODGPER 13277
Concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le Istituzioni scolastiche statali (D.D.G. n. 1259, del 23/11/2017). Dichiarazione dei titoli culturali, di servizio, professionali e di preferenza a parità di merito e di titoli


Pubblicato il Decreto Dipartimentale 27 marzo 2019, AOODPIT 395 contenente l’elenco degli ammessi alla prova orale del Concorso per il reclutamento di Dirigenti Scolastici da immettere nei ruoli regionali presso le istituzioni scolastiche statali, inclusi i centri provinciali per l’istruzione degli adulti: solo 3.795 candidati ,dei 9.376 partecipanti alla prova (circa 600 dei quali ammessi con riserva), hanno superato lo scritto.


Con nota 22 marzo 2019, AOODGPER 11180, il MIUR ha comunicato che il 25 e 26 marzo 2019 si procederà allo scioglimento dell’anonimato e che successivamente sarà pubblicato il decreto con il nominativo degli ammessi alla prova orale.
La stessa nota indica i criteri con i quali i candidati ammessi alla prova orale verranno abbinati ad una delle 38 commissioni/sottocommissioni esaminatrici.
Entro aprile saranno individuati i membri aggregati (informatica e lingua) delle commissioni di concorso ciascuna formata da 9 membri, compreso il segretario, per un totale di 342 commissari.
Previsto per i primi giorni di maggio l’inizio delle prove orali con conclusione entro la data di avvio degli Esami di Stato per arrivare, a fine giugno, alla pubblicazione della graduatoria e, il 1° settembre 2019, all’immissione in ruolo.


Decreto Dipartimentale 31 dicembre 2018, AOODPIT 2080
Corso concorso dirigenti scolastici. Costituzione delle sottocommissioni esaminatrici


Corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le Istituzioni scolastiche statali (D.D.G. n. 1259 del 23/11/2017). Prova scritta a Roma del 13 dicembre 2018 per i candidati muniti di ordinanze o decreti cautelari

Il 13 dicembre 2018, i candidati di regioni diverse dalla Sardegna muniti di provvedimenti giurisdizionali a loro favorevoli, non riformati dal Consiglio di Stato, con cui è stata disposta l’ammissione con riserva alla procedura concorsuale, potranno sostenere la prova scritta nelle sedi appositamente individuate dall’Ufficio scolastico regionale per il Lazio e che saranno pubblicate sul sito internet del predetto U.S.R. e del Ministero.

I suddetti candidati destinatari di provvedimenti favorevoli dovranno presentarsi presso l’aula indicata muniti del provvedimento giurisdizionale che contenga l’espressa previsione del loro nominativo, di un documento di riconoscimento in corso di validità e del codice fiscale.

Ogni ulteriore informazione e documentazione relativa   alla prova scritta è disponibile nell’apposito   spazio «Il corso-concorso dirigenti scolastici» sull’home page del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca www.miur.gov.it.

  • Diario 9 novembre 2018
    Rinvio del diario della prova scritta del corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali, per i soli candidati della Regione Sardegna

La prova scritta del corso-concorso nazionale per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali si svolge, limitatamente ai candidati precedentemente assegnati alle sedi di esame della Regione Sardegna, in data 13 dicembre 2018, alle ore 10,00.

L’elenco delle sedi della prova scritta, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati distribuiti, nella Regione Sardegna, in ordine alfabetico, viene comunicato entro il 27 novembre 2018 tramite avviso pubblicato sul sito internet del Ministero.

In tali sedi potranno sostenere la prova eventuali candidati, residenti in Sardegna, muniti di provvedimenti giurisdizionali a loro favorevoli, non riformati dal Consiglio di Stato, con cui è stata disposta l’ammissione con riserva alla procedura concorsuale.


Avviso prova scritta regione Sardegna. Corso – concorso nazionale per titoli ed esami finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali (Decreto Direttoriale protocollo 1259 del 23 novembre 2017)

(Martedì, 30 ottobre 2018) A seguito del rinvio dell’espletamento, nella regione Sardegna, della prova scritta del corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici, disposto a seguito dell’ordinanza del Sindaco del Comune di Cagliari n. 62 del 17/10/2018, si comunica che il giorno e l’ora di svolgimento della suddetta prova, limitatamente ai candidati precedentemente assegnati alle sedi di esame della regione Sardegna, sarà reso noto con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4a Serie speciale, Concorsi ed esami, del 9 novembre 2018.


Prova scritta del corso – concorso nazionale per dirigenti scolastici

La prova scritta del corso-concorso nazionale per titoli ed esami finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali, unica su tutto il territorio nazionale, si svolge in data 18 ottobre 2018, alle ore 10,00 nelle sedi individuate dagli USR.   Lo svolgimento della prova scritta è computerizzato.

Articolazione e durata
La prova scritta consiste in cinque quesiti a risposta aperta sulle materie indicate nel bando e due quesiti in lingua straniera. Ciascuno dei due quesiti in lingua straniera è articolato in cinque domande a risposta chiusa, volte a verificare la comprensione di un testo nella lingua straniera prescelta dal candidato tra inglese, francese, tedesco e spagnolo. La prova ha la durata di 150 minuti.

Punteggio e ammissione alla prova orale
A ciascuno dei cinque quesiti della prova scritta non espressi in lingua straniera, la Commissione del concorso attribuisce un punteggio nel limite massimo di 16 punti. A ciascuno dei quesiti in lingua straniera la Commissione attribuisce un punteggio nel limite massimo di 10 punti, 2 per ciascuna risposta corretta. Il punteggio complessivo della prova scritta è dato dalla somma dei punteggi ottenuti in ciascuno dei sette quesiti.
I candidati che ottengono un punteggio complessivo pari o superiore a 70 punti superano la prova scritta e sono ammessi a quella orale.

Il 31 ottobre 2018 sono pubblicati i quesiti oggetto della prova scritta del corso-concorso per dirigenti scolastici, che si è tenuta in data 18 ottobre 2018. Si comunica che tra le tre prove predisposte è stata estratta la prova “B”. Le opzioni di risposta ai quesiti in lingua straniera sono disposte in ordine casuale. Sono altresì pubblicate le prove non estratte (A e C ).


L’elenco delle sedi della prova scritta, con la loro esatta ubicazione, con l’indicazione della destinazione dei candidati distribuiti, analogamente alla prova preselettiva, nella regione di residenza in ordine alfabetico, e le ulteriori istruzioni operative, viene comunicato entro il 3 ottobre 2018 tramite avviso pubblicato sul sito internet del MIUR.

“Per consultare gli elenchi relativi agli abbinamenti candidati/aule selezionare l’Ufficio scolastico della propria regione di residenza. I candidati residenti all’estero, o ivi stabilmente domiciliati, sosterranno la prova nella regione Lazio. I candidati residenti nelle province di Trento e Bolzano sosterranno la prova nella regione Veneto”


  • Diario 14 settembre 2018
    Prova scritta del corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali

In allegato al Decreto Dipartimentale 24 luglio 2018, AOODPIT 1134, è pubblicato l’elenco dei candidati ammessi alla prova scritta del concorso per dirigenti scolastici. Si tratta di coloro che hanno superato la prova preselettiva, svoltasi il 23 luglio 2018 in tutta Italia, che ha dato ufficialmente il via alla selezione di 2.425 nuovi capi d’Istituto.

Alla prova hanno partecipato 24.082 candidati effettivi sui 34.580 iscritti: 17.279 donne e 6.803 uomini. Gli ammessi allo scritto sono 8.736: gli 8.700 previsti da bando, più 36 candidati che risultano a pari merito con un punteggio di 71,7.



La prova preselettiva del corso-concorso nazionale per titoli ed esami finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali, si è svolta il 23 luglio 2018 alle ore 10:00 nelle sedi individuate dagli Uffici scolastici regionali e pubblicate sul sito internet del Ministero entro il 6 luglio 2018.
I partecipanti sono stati 24.082 su 34.580 candidati iscritti.

“Per consultare gli elenchi relativi agli abbinamenti candidati/aule selezionare l’Ufficio scolastico della propria regione di residenza. I candidati residenti all’estero, o ivi stabilmente domiciliati, sosterranno la prova nella regione Lazio. I candidati residenti nelle province di Trento e Bolzano sosterranno la prova nella regione Veneto”


Concorso dirigenti scolastici al via domani con la prova preselettiva. I candidati sono oltre 34mila

(Domenica, 22 luglio 2018) Prenderà il via domani mattina, alle ore 10, la prova preselettiva del concorso per il reclutamento di 2.425 dirigenti scolastici, di cui 9 destinati alle scuole di lingua slovena o bilingue presenti in Friuli Venezia Giulia. I candidati sono 34.580. Il 71% dei partecipanti alla prova è donna (24.477 candidate). L’età media è di 49 anni. I candidati, distribuiti in 1.984 aule, avranno a disposizione 100 minuti per rispondere a 100 domande a risposta multipla, estratte da un archivio di 4.000 quesiti.

Si tratta del primo concorso per l’assunzione di dirigenti scolastici dopo sette anni: l’ultimo risale al 2011. L’obiettivo è la copertura dei posti vacanti e disponibili per il prossimo triennio, il 2018-2021, e il superamento del fenomeno delle reggenze. Attualmente sono 6.792 i dirigenti in servizio, 1.189 i posti vacanti, 1.748 le reggenze, tenendo conto anche di scuole sottodimensionate e dei distacchi (comandi) presso altre amministrazioni o sindacali.

“Questo nuovo concorso, che prenderà il via domani – sottolinea il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti – oltre ad essere un’occasione di sviluppo di carriera per i docenti interessati a svolgere un nuovo ruolo, permetterà di riportare alla normalità i carichi di lavoro dei dirigenti scolastici già in servizio. Ben 1.700 di loro sono infatti reggenti di una o più scuole, tutto a detrimento della qualità della gestione dei singoli Istituti, la cui organizzazione diviene tutti i giorni più complessa. È necessario superare il fenomeno delle reggenze e consentire ai dirigenti di lavorare con carichi sostenibili garantendo così agli studenti e alle famiglie il miglior funzionamento degli istituti scolastici”.

Il regolamento del concorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 20 settembre, prevede tre fasi: una concorsuale vera e propria, una formativa di due mesi e una di tirocinio presso le scuole.

La fase concorsuale prevede una prova preselettiva volta a verificare le conoscenze di base per l’espletamento delle funzioni dirigenziali, una prova scritta che si comporrà di cinque domande a risposta aperta e due domande a risposta chiusa in lingua straniera (livello B2), una prova orale. I candidati che supereranno le prove scritte e quella orale saranno ammessi, sulla base di una graduatoria che terrà conto anche dei titoli, al corso di formazione dirigenziale e di tirocinio selettivo, finalizzato all’arricchimento delle competenze professionali delle candidate e dei candidati.

Due i mesi di lezione in aula previsti e quattro quelli di tirocinio a scuola, che potranno essere integrati anche da sessioni di formazione a distanza. Al termine di questo periodo i candidati dovranno affrontare una valutazione scritta e un colloquio orale. Saranno dichiarati vincitori del corso-concorso quanti saranno collocati in posizione utile in graduatoria generale di merito.


Pubblicati il 27 giugno 2018 i quesiti relativi al corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali, indetto con D.D.G. n. 1259 del 23 novembre 2017 e pubblicato per avviso nella Gazzetta Ufficiale – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» n. 90 del 24 novembre 2017.

Pubblicata la banca dati dei quesiti per la prova preselettiva del corso concorso per dirigenti scolastici

(Mercoledì, 27 giugno 2018) Si comunica che, ai sensi dell’articolo 6 comma 4 del Bando di corso concorso dirigenti scolastici di cui al Decreto direttoriale 1259 del 23 novembre 2017, è stata pubblicata la banca dati di 4.000 quesiti per la prova preselettiva. Sono altresì pubblicati i quadri di riferimento per la prova preselettiva previsti dall’articolo 13 comma 1 lettera c) del Decreto ministeriale 138 del 2017.


La Nota 13 giugno 2018, AOODGPER 27719  fornisce agli Uffici scolastici regionali le indicazioni relative allo svolgimento della prova preselettiva del Corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento dei dirigenti scolastici presso le Istituzioni scolastiche statali, di cui al D.D.G. n. 1259, del 23/11/2017.


Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» n.33 del 24-04-2018 il Rinvio della pubblicazione dei quesiti e del diario della prova preselettiva del corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali.

Queste le nuove scadenze previste:

  • 27 giugno 2018: pubblicazione dei quesiti oggetto della prova preselettiva
  • 6 luglio 2018: elenco delle sedi della prova preselettiva con la loro esatta ubicazione, con l’indicazione della destinazione dei candidati e le ulteriori istruzioni operative
  • 23 luglio 2018, alle ore 10,00: prova preselettiva

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» n.17 del 27-2-2018 il Diario della prova selettiva del corso concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici, presso le istituzioni scolastiche statali.

Queste le scadenze previste:

  • 8 maggio 2018: pubblicazione dei quesiti oggetto della prova preselettiva
  • 14 maggio 2018: elenco delle sedi della prova preselettiva con la loro esatta ubicazione, con l’indicazione della destinazione dei candidati
  • 29 maggio 2018, ore 10,00: prova preselettiva del corso-concorso nazionale per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali

Di ogni altra comunicazione relativa al corso-concorso, nonchè di una eventuale modifica delle suddette date, verrà dato avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» – del 24 aprile 2018.


Concorso dirigenti scolastici: il 29 maggio la prova preselettiva, la data pubblicata in GU

(Martedì, 27 febbraio 2018) La prova preselettiva del corso-concorso per dirigenti scolastici si terrà il prossimo 29 maggio 2018 alle ore 10.00. La data è stata pubblicata oggi in Gazzetta Ufficiale, 4^ Serie Speciale, Concorsi ed Esami, insieme ad alcune altre date utili ai partecipanti alla prova.

L’8 maggio sul sito internet del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (www.miur.gov.it), sarà pubblicata poi la banca dati dei 4.000 quiz da cui saranno estratti i quesiti della prova preselettiva e la pubblicazione avrà valore di notifica a tutti gli effetti.

Il 14 maggio, tramite avviso pubblicato sul sito internet del MIUR (www.miur.gov.it), sarà pubblicato l’elenco delle sedi della prova preselettiva con la loro esatta ubicazione. Per esigenze organizzative, i candidati saranno distribuiti, ove possibile, secondo la regione di residenza in ordine alfabetico. Oltre all’elenco saranno fornite le ulteriori istruzioni operative.

Infine, il prossimo 24 aprile, sempre in GU, sarà pubblicata ogni altra comunicazione relativa al corso-concorso ed eventuali modifiche delle suddette date.

Il nuovo un corso-concorso per dirigenti ha come obiettivo la copertura dei posti disponibili per il prossimo triennio, il 2018-2021. Attualmente sono 6.792 i dirigenti in servizio, 1.189 i posti vacanti, 1.748 le reggenze, tenendo conto anche di scuole sottodimensionate e dei distacchi (comandi) presso altre amministrazioni o sindacali. Il concorso consentirà quindi di abbattere il fenomeno delle reggenze sino al 2020/2021, anche perché si tratta di un bando nazionale e non regionale come l’ultimo del 2011. Si eviteranno così casi di graduatorie sguarnite e di altre troppo piene.

Complessivamente sono state 35.044 le domande di partecipazione al corso-concorso inoltrate, il 70,7% sono state inviate da candidate donne, il 29,3% da uomini. L’età media delle candidate e dei candidati è di 49 anni. La Regione nella quale sono state presentate più domande è la Campania (7.039), seguita da Sicilia (5.595), Lazio (3.887), Puglia (3.719) e Lombardia (3.051). Saranno inoltre 15 i candidati residenti all’estero che sosterranno la prova preselettiva nel Lazio, come previsto dall’articolo 6 del bando di concorso emanato a novembre. I posti a bando sono 2.425, di cui 9 destinati al concorso per le scuole di lingua slovena o bilingue presenti in Friuli Venezia Giulia.


Si sono concluse il 29 dicembre 2017, alle ore 14:00, con 39.264 domande presentate, di cui 35.044 effettivamente inoltrate, le iscrizioni al concorso per dirigenti scolastici bandito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca lo scorso novembre. Si tratta del primo concorso per l’assunzione di dirigenti scolastici dopo oltre sei anni: l’ultimo risale al 2011.

Delle 35.044 domande inoltrate, il 70,7% sono state inviate da candidate donne, il 29,3% da uomini. L’età media delle candidate e dei candidati è di 49 anni. La Regione nella quale sono state presentate più domande è la Campania (7.039), seguita da Sicilia (5.595), Lazio (3.887), Puglia (3.719) e Lombardia (3.051). Saranno inoltre 15 i candidati residenti all’estero che sosterranno la prova preselettiva nel Lazio, come previsto dall’articolo 6 del bando di concorso emanato a novembre. I posti a bando sono 2.425, di cui 9 destinati al concorso per le scuole di lingua slovena o bilingue presenti in Friuli Venezia Giulia.

“Si tratta di un concorso atteso e molto diverso dal passato, che darà una risposta effettiva al problema delle reggenze – dichiara la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli -. Abbiamo un cronoprogramma di lavoro serrato e abbiamo previsto una modalità di selezione che tiene conto dei cambiamenti intervenuti in questi anni nella professione del dirigente scolastico. Non a caso, il nuovo concorso avrà una fase di tirocinio e accompagnamento successiva alle prove scritte, che sarà fondamentale per verificare sul campo le capacità gestionali e di organizzazione del lavoro delle candidate e dei candidati. La figura del dirigente è una figura centrale per la comunità scolastica. Ne siamo convinti. Anche per questo, con l’ultima legge di bilancio, abbiamo deciso di intervenire, anche qui dopo anni di attese e promesse, per armonizzare la retribuzione di chi dirige le nostre scuole con quella degli altri dirigenti della PA”.

Il calendario della prova preselettiva del concorso, comprensivo del giorno e dell’ora dello svolgimento della prova stessa, sarà reso noto sul numero del 27 febbraio 2018 della 4^ Serie Speciale, Concorsi ed Esami, della Gazzetta Ufficiale. Su quello stesso numero della Gazzetta sarà resa nota anche la data di pubblicazione dell’archivio di 4.000 domande da cui saranno estratti i quesiti della prova preselettiva. La banca dati dei quiz sarà comunque pubblicata sul sito del Miur almeno venti giorni prima dell’inizio della prova. L’elenco delle sedi della prova preselettiva e le ulteriori istruzioni operative saranno comunicati almeno 15 giorni prima della data di svolgimento delle prove, tramite avviso pubblicato sul sito internet del Ministero.

Il nuovo un corso-concorso per dirigenti ha come obiettivo la copertura dei posti disponibili per il prossimo triennio, il 2018-2021. Attualmente sono 6.792 i dirigenti in servizio, 1.189 i posti vacanti, 1.748 le reggenze, tenendo conto anche di scuole sottodimensionate e dei distacchi (comandi) presso altre amministrazioni o sindacali. Il 68,2% dei dirigenti in servizio è una donna, il 31,6% ha più di 60 anni (un dato comunque in calo rispetto al passato), l’età media è di 55,6 anni. I posti banditi corrispondono ai posti vacanti nell’anno scolastico in corso, più quelli che si renderanno liberi a seguito dei pensionamenti nel 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021, detratti quelli che si possono coprire con le graduatorie esistenti nonché quelli delle scuole sottodimensionate (che non possono avere un dirigente titolare). Il concorso consentirà quindi di abbattere il fenomeno delle reggenze sino al 2020/2021, anche perché si tratta di un bando nazionale e non regionale come l’ultimo del 2011. Si eviteranno così casi di graduatorie sguarnite e di altre troppo piene. Nel frattempo, nel corrente anno scolastico, sono stati assunti 58 dirigenti scolastici idonei ancora presenti nelle graduatorie dell’ultimo concorso bandito nel 2011: di questi 52 sono stati assegnati a scuole della Campania e 6 a istituti dell’Abruzzo. A seguito di queste assunzioni, la graduatoria dell’Abruzzo risulta esaurita. Sono state inoltre autorizzate 36 richieste di trattenimento in servizio. In attesa dell’avvio delle prove concorsuali, sono state introdotte misure dedicate ai dirigenti scolastici nella legge di bilancio per l’anno 2018: è stata introdotta la possibilità di estendere al massimo per tre anni (erano due) la possibilità di trattenimento in servizio retribuito per chi è “impegnato in innovativi e riconosciuti progetti didattici internazionali svolti in lingua straniera”.

Il regolamento del concorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 20 settembre, prevede tre fasi: una concorsuale vera e propria, una formativa di due mesi e una di tirocinio presso le scuole.

La fase concorsuale prevede una prova preselettiva unica a livello nazionale nel caso in cui le candidature siano almeno tre volte superiori ai posti messi a bando. Le candidate e i candidati dovranno rispondere a 100 quiz che saranno estratti da una banca dati resa nota tramite pubblicazione sul sito del Ministero almeno 20 giorni prima dell’avvio della prova. Le domande punteranno a verificare le conoscenze di base per l’espletamento delle funzioni dirigenziali. La prova sarà svolta al computer. Sarà ammesso allo scritto, in base al punteggio ottenuto (il massimo è 100), un numero di candidate e candidati pari a tre volte il numero dei posti disponibili per il corso di formazione dirigenziale.

La prova scritta prevede:
–    cinque domande a risposta aperta su: normativa del settore istruzione, organizzazione del lavoro e gestione del personale, programmazione, gestione e valutazione presso le scuole, ambienti di apprendimento, diritto civile e amministrativo, contabilità di Stato, sistemi educativi europei.
–    due domande a risposta chiusa in lingua straniera (livello B2) su: organizzazione degli ambienti di apprendimento, sistemi educativi europei.
Le candidate e i candidati che otterranno il punteggio minimo di 70 punti potranno accedere all’orale che mira ad accertare la preparazione professionale delle e degli aspiranti dirigenti anche attraverso la risoluzione di un caso pratico. Saranno testate anche le conoscenze informatiche e di lingua straniera. Entrambe le fasi sono uniche a livello nazionale.

Le candidate e i candidati che supereranno le prove scritta e orale saranno ammessi, sulla base di una graduatoria che tiene conto anche dei titoli, al corso di formazione dirigenziale e di tirocinio selettivo, finalizzato all’arricchimento delle competenze professionali delle candidate e dei candidati.

Due i mesi di lezione in aula previsti e quattro quelli di tirocinio a scuola, che potranno essere integrati anche da sessioni di formazione a distanza. Al termine le candidate e i candidati dovranno affrontare una valutazione scritta e un colloquio orale. Saranno dichiarati vincitori del corso-concorso le candidate e i candidati che saranno collocati in posizione utile in graduatoria generale di merito.


Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4ª Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 90 del 24 novembre 2017 il Bando del corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali.

Sono 2.425 (9 per il Friuli Venezia Giulia) i posti disponibili.
Le istanze potranno essere presentate on line tramite la piattaforma Polis dal 29 novembre al 29 dicembre 2017.
La data della prova preselettiva (100 quesiti a cui rispondere in 100 minuti) sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 27 febbraio 2018.

http://www.istruzione.it/concorso_ds/domanda_online.shtml


Scuola, in Gazzetta Ufficiale il bando di concorso da 2.425 posti per i dirigenti scolastici. Domande per la partecipazione dal 29 novembre al 29 dicembre. Fedeli: “Da bando risposta importante per abbattimento delle reggenze”

(Venerdì, 24 novembre 2017) Pubblicato il nuovo bando di concorso da 2.425 posti per dirigenti scolastici, di cui 9 destinati al concorso Friuli Venezia Giulia. Il bando è oggi in Gazzetta Ufficiale. Le domande per accedere al concorso si potranno effettuare dalle 9.00 del 29 novembre alle 14.00 del 29 dicembre prossimi, tramite la piattaforma del MIUR Polis. Nei prossimi giorni il Ministero attiverà un’apposita pagina web con tutta la documentazione relativa al concorso.

Attualmente sono 6.792 i dirigenti scolastici in servizio, 1.189 i posti vacanti, 1.748 le reggenze, tenendo conto anche di scuole sottodimensionate e dei distacchi (comandi) presso altre amministrazioni o sindacali. Il 68,2% dei dirigenti in servizio è una donna, il 31,6% ha più di 60 anni (un dato comunque in calo rispetto al passato), l’età media è di 55,6 anni.

I posti banditi corrispondono ai posti vacanti nell’anno scolastico in corso, più quelli che si renderanno liberi a seguito dei pensionamenti nel 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021, detratti quelli che si possono coprire con le graduatorie esistenti nonché quelli delle scuole sottodimensionate (che non possono avere un dirigente titolare).
Il concorso consentirà quindi di abbattere il fenomeno delle reggenze sino al 2020/2021, anche perché si tratta di un bando nazionale e non regionale come l’ultimo del 2011. Si eviteranno così casi di graduatorie sguarnite e di altre troppo piene.

“I numeri del bando garantiscono una risposta importante e adeguata a scuole, ragazze e ragazzi e famiglie, garantendo l’abbattimento delle reggenze”, spiega la Ministra Valeria Fedeli. “Il ruolo della dirigenza – ricorda – è fondamentale nelle scuole: per il coordinamento del lavoro, per tenere insieme la comunità scolastica. Il dirigente è un punto di riferimento. Abbattere il fenomeno delle reggenze significa, dunque, lavorare per la qualità del sistema”. Il concorso sarà innovativo sotto il profilo della selezione. “Sarà un corso-concorso, con una fase di tirocinio e accompagnamento successiva alle prove scritte, che è fondamentale per verificare sul campo le capacità gestionali e di organizzazione del lavoro delle candidate e dei candidati, chiamati anche a dimostrare la capacità di inserimento nella comunità scolastica ed educante, oltre che le loro conoscenze sulla normativa del settore. Si tratta, in sintesi, di un concorso che tiene conto dei cambiamenti che la professionalità del dirigente ha subito in questi anni per selezionare i migliori profili, valorizzando anche titoli ed esperienze fatte dalle e dagli aspiranti, compresi titoli di dottorato o attività di ricerca”, chiude Fedeli.

Le modalità del concorso
Al corso-concorso possono partecipare le docenti e i docenti e il personale educativo di ruolo con almeno cinque anni di servizio. È utile anche il servizio precedente al ruolo. Tre le fasi previste per la selezione: una concorsuale vera e propria, una formativa di due mesi e una di tirocinio presso le scuole.
La fase concorsuale prevede una prova preselettiva unica a livello nazionale nel caso in cui le candidature siano almeno tre volte superiori ai posti messi a bando. Le candidate e i candidati dovranno rispondere a 100 quiz che saranno estratti da una banca dati resa nota tramite pubblicazione sul sito del Ministero almeno 20 giorni prima dell’avvio della prova. Le domande punteranno a verificare le conoscenze di base per l’espletamento delle funzioni dirigenziali. La prova sarà svolta al computer. Sarà ammesso allo scritto, in base al punteggio ottenuto (il massimo è 100), un numero di candidate e candidati pari a tre volte il numero dei posti disponibili per il corso di formazione dirigenziale.

La prova scritta prevede:
– cinque domande a risposta aperta su: normativa del settore istruzione, organizzazione del lavoro e gestione del personale, programmazione, gestione e valutazione presso le scuole, ambienti di apprendimento, diritto civile e amministrativo, contabilità di Stato, sistemi educativi europei.
– due domande a risposta chiusa in lingua straniera (livello B2) su: organizzazione degli ambienti di apprendimento, sistemi educativi europei.

Le candidate e i candidati che otterranno il punteggio minimo di 70 punti potranno accedere all’orale che mira ad accertare la preparazione professionale delle e degli aspiranti dirigenti anche attraverso la risoluzione di un caso pratico. Saranno testate anche le conoscenze informatiche e di lingua straniera. Entrambe le fasi sono uniche a livello nazionale.

Le candidate e i candidati che supereranno le prove scritta e orale saranno ammessi, sulla base di una graduatoria che tiene conto anche dei titoli, al corso di formazione dirigenziale e di tirocinio selettivo, finalizzato all’arricchimento delle competenze professionali delle candidate e dei candidati.

Due i mesi di lezione in aula previsti e quattro quelli di tirocinio a scuola, che potranno essere integrati anche da sessioni di formazione a distanza. Al termine le candidate e i candidati dovranno affrontare una valutazione scritta e un colloquio orale. Saranno dichiarati vincitori del corso-concorso le candidate e i candidati che saranno collocati in posizione utile in graduatoria generale di merito.


Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n° 220 del 20-09-2017, il Decreto Ministeriale 3 agosto 2017, n. 138, Regolamento per la definizione delle modalità di svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso ai ruoli della dirigenza scolastica, la durata del corso e le forme di valutazione dei candidati ammessi al corso, ai sensi dell’articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 1, comma 217 della legge 28 dicembre 2015, n. 208.


Dirigenti scolastici, in Gazzetta Ufficiale il Regolamento del nuovo concorso. Fedeli: “Selezione di qualità. Sarà abbattuto il fenomeno delle reggenze”

(Mercoledì, 20 settembre 2017) È in Gazzetta Ufficiale il Regolamento che definisce le nuove modalità di selezione per il reclutamento delle e dei dirigenti scolastici. Dopo l’ultimo concorso del 2011 ripartono, infatti, le procedure di assunzione che consentiranno di abbattere il fenomeno delle reggenze. Oggi sono 6.792 i dirigenti scolastici in servizio, 1.189 i posti vacanti, 1.748 le reggenze, tenendo conto anche di scuole sottodimensionate e dei distacchi (comandi) presso altre amministrazioni o sindacali. Il 68,2% dei dirigenti in servizio è una donna, il 31,6% ha più di 60 anni (un dato comunque in calo rispetto al passato), l’età media è di 55,6 anni.

Il Regolamento pubblicato oggi, al quale farà seguito il bando di concorso che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sul sito del Ministero dell’Istruzione, prevede un corso-concorso in tre fasi, che ha come obiettivo la copertura dei posti disponibili per il prossimo triennio, il 2018-2021.

“Con il nuovo concorso affronteremo la carenza strutturale di personale dirigente nelle scuole che ha fatto crescere, di anno in anno, il fenomeno delle reggenze, fino a renderlo patologico – sottolinea la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli -. I numeri del bando rappresenteranno una risposta importante, che terrà conto delle necessità attuali e del turn over dei prossimi anni. Il ruolo della dirigenza – prosegue la Ministra – è fondamentale nelle scuole: per il coordinamento del lavoro, per tenere insieme la comunità scolastica. Il dirigente è anche un punto di riferimento per le famiglie. Abbattere il fenomeno delle reggenze significa, dunque, lavorare per la qualità del sistema. Il concorso sarà poi innovativo sotto il profilo della selezione: sarà un corso-concorso, con una fase importante di tirocinio e accompagnamento successiva alle prove scritte che è fondamentale per verificare sul campo le capacità gestionali e di organizzazione del lavoro delle candidate e dei candidati, chiamati anche a dimostrare la capacità di inserimento nella comunità scolastica ed educante, oltre che le loro conoscenze sulla normativa del settore. Si tratta, in sintesi, di un concorso che tiene conto dei cambiamenti che la professionalità del dirigente ha subito in questi anni per selezionare i migliori profili, valorizzando anche titoli ed esperienze fatte dalle e dagli aspiranti, compresi titoli di dottorato o attività di ricerca”.

Le fasi della selezione
Al corso-concorso possono partecipare le docenti e i docenti e il personale educativo di ruolo con almeno cinque anni di servizio. Tre le fasi previste per la selezione: una concorsuale vera e propria, una formativa di due mesi e una di tirocinio presso le scuole.

La fase concorsuale prevede una prova preselettiva unica a livello nazionale nel caso in cui le candidature siano almeno tre volte superiori ai posti messi a bando. Le candidate e i candidati dovranno rispondere a 100 quiz che saranno estratti da una banca dati resa nota tramite pubblicazione sul sito del Ministero almeno 20 giorni prima dell’avvio della prova. Le domande punteranno a verificare le conoscenze di base per l’espletamento delle funzioni dirigenziali. La prova sarà svolta al computer. Sarà ammesso allo scritto, in base al punteggio ottenuto (il massimo è 100), un numero di candidate e candidati pari a tre volte il numero dei posti disponibili per il corso di formazione dirigenziale.

La prova scritta prevede:

  • cinque domande a risposta aperta su: normativa del settore istruzione, organizzazione del lavoro e gestione del personale, programmazione, gestione e valutazione presso le scuole, ambienti di apprendimento, diritto civile e amministrativo, contabilità di Stato, sistemi educativi europei.
  • due domande a risposta chiusa in lingua straniera (livello B2) su: organizzazione degli ambienti di apprendimento, sistemi educativi europei.

Le candidate e i candidati che otterranno il punteggio minimo di 70 punti potranno accedere all’orale che mira ad accertare la preparazione professionale delle e degli aspiranti dirigenti anche attraverso la risoluzione di un caso pratico. Saranno testate anche le conoscenze informatiche e di lingua straniera. Entrambe le fasi sono uniche a livello nazionale.

Le candidate e i candidati che supereranno le prove scritta e orale saranno ammessi, sulla base di una graduatoria che tiene conto anche dei titoli, al corso di formazione dirigenziale e di tirocinio selettivo, finalizzato all’arricchimento delle competenze professionali delle candidate e dei candidati.

Due i mesi di lezione in aula previsti e quattro quelli di tirocinio a scuola, che potranno essere integrati anche da sessioni di formazione a distanza. Al termine le candidate e i candidati dovranno affrontare una valutazione scritta e un colloquio orale. Saranno dichiarati vincitori del corso-concorso le candidate e i candidati che saranno collocati in posizione utile in graduatoria generale di merito.

Anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio

Il 23 maggio si celebra l’anniversario della morte di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, del giudice Francesca Morvillo, moglie di Falcone, e degli uomini delle loro scorte Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano.

Podcast “Scuola”

Aprile - Maggio 2024

10 episodi disponibili con cadenza settimanale su Spotify e sulle principali piattaforme di streaming

EDULIA TRECCANI SCUOLA LANCIA IL PODCAST “SCUOLA” PER ISPIRARE E RACCONTARE UNA SCUOLA IN CAMBIAMENTO

Il primo podcast che dà voce al mondo educativo, studenti, docenti, dirigenti, famiglie, con testimonianze dirette di persone, storie e progetti che stanno cambiando la scuola italiana

Dalla “patente di smartphone” per contrastare il cyberbullismo alle aule di confronto fra studenti e detenuti, dalla rete delle “Scuole per la pace” a Karl Marx che “torna in vita” grazie a un esperimento di intelligenza artificiale generativa, dal liceo dedicato alle STEM ai percorsi di memoria storica e di conoscenza di sé stessi: è una scuola inedita e in cambiamento, con le sue eccellenze e i suoi protagonisti, che emerge dal nuovo podcast “Scuola” firmato da Edulia Treccani Scuola, già disponibile su Spotify, sulle principali piattaforme di streaming e su in “In classe”, la piattaforma di didattica digitale integrata di Edulia Treccani Scuola.

Nel corso delle 10 puntate da 15 minuti ciascuna, in uscita a cadenza settimanale e già online con le prime 3, per la prima volta un podcast dà voce ai protagonisti della scuola, studenti, docenti, dirigenti, famiglie, con le loro testimonianze dirette scandite dalla voce narrante.

Un racconto di storie e progetti di eccellenza di scuole di ordine e grado differenti in tutta Italia, dal Nord al Sud, che stanno cambiando il mondo scolastico, inserite in un contesto educativo che vive nel presente con passione e impegno e guarda il futuro con speranza. Persone e idee che il podcast “Scuola” vuole far affiorare e valorizzare affinché possano essere un’ispirazione per tutta la comunità educante, contribuire a migliorare l’immagine che ha all’esterno il contesto scolastico e riaffermare il ruolo dell’educazione per la creazione di una società consapevole per affrontare le sfide di oggi e di domani.

“Da tempo volevamo dare voce al meglio della scuola italiana, spesso sottovalutata se non addirittura bistrattata” spiega Thomas Ducato, Senior Content Manager di Edulia dal Sapere Treccani e ideatore del podcast insieme alla CEO Cristina Pozzi. “In questi anni di contatto diretto e quotidiano, abbiamo sentito la necessità di valorizzare ed esplorare il mondo dell’istruzione, attraverso un lavoro editoriale di ricerca e raccolta informazioni, scegliendo una prospettiva completamente diversa, quella di chi la vive, la crea, la trasforma. Nel podcast ascoltiamo voci di insegnanti, studenti e innovatori che sfidano i confini tradizionali e rompono le catene dell’ordinario, mettendo in pratica nuovi approcci pedagogici e trasformando l’esperienza educativa con progetti sorprendenti, approcci rivoluzionari, innovazioni avvincenti. La scuola non è solo libri, aule e interrogazioni ma anche le persone che la animano, che con approcci anche non convenzionali possono fare la differenza. Attraverso questo podcast, Edulia Treccani Scuola vuole illuminare il percorso di coloro che stanno facendo la differenza, offrendo spunti, ispirazione e una comunità di supporto a tutti coloro che credono nella propria missione educativa”.

“Scuola” è un podcast in 10 puntate da 15 minuti circa ciascuna, prodotto da Edulia Treccani Scuola. Da un’idea di Cristina Pozzi e Thomas Ducato. Voci narranti di Francesca Malverti e Alberto Laratro, montaggio e design sonoro di Chiara Proietti. I primi 3 episodi sono già disponibili, mentre gli altri saranno pubblicati singolarmente con cadenza settimanale, ogni mercoledì.

Gli episodi e le storie del podcast “Scuola”

1)Patente di smartphone (già disponibile)
In Italia l’85% degli adolescenti tra 11 e 17 anni usa quotidianamente lo smartphone e il 72% naviga su internet tutti i giorni. Ma come lo utilizzano? Servono conoscenza e consapevolezza. Il progetto “Patente di smartphone” offre una vera e propria abilitazione a un uso corretto dello smartphone: l’iniziativa, nata nel Verbano Cusio Ossola, permette a studentesse e studenti di sviluppare attività per la cittadinanza digitale e il contrasto a fenomeni come il cyberbullismo.

2)MoCRiS, un progetto stratosferico (già disponibile)
Chi lo dice che a mandare oggetti nello spazio possono essere solo le grandi agenzie spaziali? Con MoCRiS, acronimo di Measurement of Cosmic Ray in Stratosphere, studentesse e studenti del Liceo Scientifico di Cariati di Cosenza hanno realizzato una sonda e l’hanno lanciata con un pallone aerostatico fino alla quota di 34.111 metri, ai confini della stratosfera.

3)Cosa mi sta succedendo (già disponibile)
Riconoscere, decodificare ed esprimere le proprie emozioni è fondamentale per la definizione di ogni individuo. Queste hanno un ruolo centrale nei nostri rapporti sociali, nei processi decisionali e hanno un forte impatto anche sull’apprendimento. È importante guidare ragazze e ragazzi in questo percorso di conoscenza di sé, come ha fatto la Scuola Primaria Gianni Rodari di Rimini.

4)La classe pirata (disponibile dal 10 aprile)
Cosa succede se si mettono nella stessa aula studenti e detenuti? Si forma una “classe pirata”, come quella costituita dai ragazzi dell’istituto superiore “Arturo Checchi” di Fucecchio, Firenze, e alcuni detenuti della Casa Circondariale “Don Bosco di Pisa”. Una classe di condivisione di esperienze, ascolto e crescita reciproca.

5)Scuole di pace (disponibile dal 17 aprile)
Cosa significa educare alla pace? Non solo ripudiare la guerra, ma educare alla cura, all’accoglienza, alla condivisione. Quello che propone la rete delle “Scuole per la pace” non è solo un percorso di crescita di conoscenze e competenze ma anche umano e personale.

6)mIArx a scuola (disponibile dal 24 aprile)
L’intelligenza artificiale generativa è entrata nelle scuole italiane. Per qualcuno è un nemico da sconfiggere, uno stratagemma da svelare, per altri una risorsa per innovare la didattica e proporre attività nuove e stimolanti. Come quella proposta da un docente del Liceo Volta-Fellini di Riccione che ha fatto “tornare in vita” Karl Marx.

7)Un liceo dedicato alle STEM (disponibile dal 1° maggio)
Immaginare, sperimentare e prendere le redini del proprio futuro. Il Liceo STEAM di Rovereto è una proposta formativa nuova, nata per plasmare, attraverso un approccio trasversale, innovativo e multidisciplinare, futuri cittadini capaci di vivere e lavorare in un mondo iper-complesso.

8)Il treno della memoria (disponibile dall’8 maggio)
Il viaggio può avere diversi significati. Può portare speranza verso il futuro, racchiudere sogni e desideri, o portaci all’interno di storie che non devono essere dimenticate. Il treno della memoria ha accompagnato oltre 60.000 ragazzi e ragazze nei luoghi simbolo della Shoah per ripercorrere uno dei periodi più oscuri della storia d’Europa e poi restituire nelle proprie comunità e ai propri istituti il messaggio di pace e solidarietà.

9)Le scuole del cambiamento (disponibile dal 15 maggio)
Cosa significa essere una scuola del cambiamento? C’è chi, come l’Istituto Tosi di Busto Arsizio, propone un nuovo modo di “fare scuola”: trasformativo, trasversale e in grado di avere un impatto positivo su ogni membro della comunità educante e renderlo un protagonista di cambiamento dell’educazione. (TBD – Podcast ancora da registrare)

10)Insegnare per l’Italia (disponibile dal 22 maggio)
Contrastare le disuguaglianze educative è una missione centrale per una società più equa e giusta. E questo non può che partire dai docenti. Teach For Italy ETS mira a realizzare un cambiamento sistemico, potenziando la scuola pubblica nei contesti più svantaggiati, attraendo talenti italiani verso l’insegnamento e investendo nelle competenze necessarie a trasformare gli studenti di oggi nei portatori del cambiamento di domani.

Adozione Libri di Testo

Nota 15 febbraio 2024, AOODGOSV 6740
Adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado – anno scolastico 2024/2025


La Nota 15 febbraio 2024, AOODGOSV 6740, stabilisce che le adozioni dei testi scolastici, o l’eventuale scelta di avvalersi di strumenti alternativi ai libri di testo, siano deliberate dal collegio dei docenti, nel mese di maggio e comunque non oltre la seconda decade dello stesso mese, per tutti gli ordini e gradi di scuola, con le modalità previste dalla Nota 9 aprile 2014, AOODGOS 2581.

La comunicazione dei dati adozionali va effettuata, da parte delle istituzioni scolastiche, on line, tramite l’utilizzo della piattaforma presente sul sito www.adozioniaie.it o in locale, off line, entro il 7 giugno 2024.

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